"Ho gridato per ore in cerca d'aiuto, poi sono svenuto. Una volta ripresa coscienza, ero in ospedale e la mia gamba destra era stata amputata". Ebenezer John, 33 anni, di Kenema, Sierra Leone
Nel 1998, il villaggio di Ebenezer è stato invaso dalle
truppe ribelli in conflitto con il regime della Sierra Leone. I ribelli hanno
iniziato a sparare sulle case e sulla popolazione, la quale ha iniziato a
scappare e a rifugiarsi nella jungla. Ebenzer ha tentato di fuggire e mettersi
in salvo assieme alla sua famiglia, ma le pallottole vaganti hanno raggiunto e
ucciso i suoi nonni e due dei suoi fratelli, mentre Ebenezer è rimasto
gravemente ferito alla gamba destra. A malincuore, la famiglia l’ha abbandonato
per potersi mettere in salvo: Ebenezer è rimasto a terra cosciente per 3-4 ore
gridando in cerca d’aiuto, per poi svenire. Quando si è risvegliato, era
all’ospedale, dove è stato sottoposto a numerose trasfusioni di sangue (per
circa 5 litri), poiché vi è arrivato praticamente dissanguato. Ed era purtroppo
anche privo della gamba destra, la quale è stata amputata sopra il ginocchio.
La ferita causata dalle pallottole era troppo grave e – soprattutto in tempo di
guerra – praticare le amputazioni era la prassi medica nei casi come il suo.
Dall’età di 20 anni, Ebenezer è dunque un amputato
transfemorale e sino ad oggi non ha mai ricevuto una protesi. Possiede una
piccola bancarella dove vende sigarette, olio, verdure e altri piccoli oggetti
d’uso comune: tale attività gli consente di mantenersi, in quanto vive solo. È
anche un calciatore: gioca infatti nel ruolo di attaccante per la squadra di
calcio della SLASA (Single Leg Amputee Sport Association).
Grazie alla missione di SwissLimbs in Sierra Leone a maggio
2021, Ebenezer potrà ricevere la sua prima protesi transfermorale e
riacquistare dunque la mobilità.